“Un sorso di natura” è il claim che da sempre accompagna il lavoro dei fratelli Funaro.
Tutte le etichette di casa Funaro vantano la certificazione biologica e vengono prodotte secondo standard qualitativi d’eccellenza, seguendo i dettami di un’agricoltura moderna che non si allontana mai dall’assunzione di comportamenti ecosostenibili. Tutti i vini contengono inoltre meno di 100 mg/l di solforosa totale, ben al di sotto del quantitativo ammesso nel regolamento italiano dei vini convenzionali.
Seguendo il rigoroso filone del biologico e con lo scopo di valorizzare al meglio l’espressione dei vitigni, sono nate nel 2021 tre etichette di non filtrati: Perricone, Inzolia e Zibibbo macerato, in purezza e fermentati senza l’utilizzo di lieviti indigeni selezionati.
L’inzolia, il primo dei bianchi che vi raccontiamo, nasce nel vigneto di famiglia più antico, a Salemi, ad un’altitudine di circa 150 metri sul livello del mare, in un terreno ricco di sostanza organica, presenta una struttura limosa-argillosa.
Le uve, dopo una breve crio-macerazione, vengono fermentate spontaneamente, senza l’utilizzo di lieviti selezionati, in vasi vinari d’acciaio. A fine fermentazione, segue un primo travaso per eliminare le fecce grossolane e la maturazione prosegue in vasi vinari d’acciaio, per un periodo di circa 6 mesi.
È un vino che si distingue per il colore giallo paglierino, appena opalescente, con leggeri riflessi dorati.
La degustazione riserva tante sorprese: al naso è gradevole con note fruttate tipiche del vitigno. Al palato è armonico, fresco, dotato di ottima sapidità, conferita dal terreno di coltivazione e dalle basse rese per ettaro.
Lo Zibibbo è una vera esplosione sensoriale.
Viene coltivata nel territorio di Santa Ninfa, ad un’altitudine di circa 400 metri sul livello del mare.
Il terreno, a giacitura collinare, è prevalentemente calcareo-gessoso con una buona frazione di argilla, tipico della zona.
Anche per lo zibibbo le uve vengono fermentate spontaneamente, senza l’utilizzo di lieviti selezionati, in vasche d’acciaio, con macerazione sulle bucce di circa 5 giorni, ad una temperatura controllata.
A fine fermentazione, si effettua un travaso e il vino viene lasciato sui lieviti per circa 6 mesi.
Cangiante il suo colore, giallo paglierino, leggermente opalescente con tenui riflessi verdolini.
Al naso è coinvolgente con una aromaticità estremamente elegante, tipica del vitigno, esaltata dalla crio-macerazione in pressa.
Chi ama lo zibibbo troverà nel non filtrato, un palato armonico, delicato, dotato di ottima sapidità e freschezza.
Anche un vino rosso tra i non filtrati di casa Funaro: il Perricone, vitigno a bacca nera, nasce dal vigneto a Salemi ad un’altitudine di circa 150 metri sul livello del mare.
Le uve vengono fermentate spontaneamente, senza l’utilizzo di lieviti selezionati, in vasche d’acciaio, con macerazione sulle bucce di circa 5 giorni.
Terminata la fermentazione malolattica, il vino viene travasato e rimane sui lieviti in vasche di acciaio a temperatura controllata per circa 6 mesi.
Dal colore rosso rubino intenso, leggermente opalescente per via della non filtrazione, ammalia i wine lovers per i riflessi spiccatamente violacei.
Bouquet fruttato, note di prugna e spezie, tipiche del vitigno, in bocca è fresco ed armonico, grazie al buon equilibrio tra alcool, acidi e tannini.
L’assaggiatore troverà in ogni calice un sorso di natura e una nuova interpretazione del fare vino.